Un batterista punk, un insegnante di inglese e un chitarrista jazz: un improbabile trio? No signori, i Police.
Ovverosia, l’equivalente musicale di questa opera di Giuseppe Viganò, nata dall’incontro fra tre ingredienti altrettanto eterogenei: un design modulare, una struttura micacea e ripiani in vetro o legno. Così come il nome della band britannica evoca subito il tango struggente e passionale che ha fatto cantare più di una generazione, il nome di Viganò rimanda a tutti i microscopici dettagli che servono per creare un elemento d’arredo così unico. La composizione, l’equilibrio, la disarmante contrapposizione di materiali, la compostezza.
Roxanne fonde tutte queste note in un riff che nessuno avrebbe mai associato a una hit. Eppure...