Già nella Cina del IV secolo AC potevamo trovare i separè. Consentivano alle persone di quell’epoca di creare spazi omogenei dedicati a diverse usanze. Una cerimoniale, una privata.
Quando dividiamo i nostri spazi interni, facciamo uno sforzo consapevole per creare qualcosa di dinamico nella stanza, nel modo in cui viviamo e nel modo in cui rispondiamo alle sfide che i nostri spazi interni devono affrontare. In sostanza, una separazione fisica, tipo Hide Me, rappresenta anche un modo in cui decidiamo di vivere le nostre vite. Decidiamo di spostarci da una zona all’altra per riuscire a gestire al meglio ogni cosa in modo distinto. Questo è quello che Gino Carollo è riuscito a fare. Con Hide Me, ha creato due diversi tipi di separazione, uno dal pavimento e l’altro dal soffitto. In ogni pannello sono combinati più materiali: legno zebrano o di eucalipto, specchi, legno verniciato o inserti di metallo.
Con questo contrasto netto, questa netta separazione così dettagliata, ma allo stesso tempo così misurata, riflette i nostri bisogni e riconoscimenti interiori.